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Progetti - Cooperazione allo sviluppo in Africa
Progetti in corso : 4
1. Agricoltura (Croce Rossa Benin)
2. Prima educazione obbligatoria
1.Agricoltura (Croce Rossa Burkinabe)
1. Prima educazione
1. Prima educazione
1. Prima educazione
1. Agricoltura ( Croce Rossa Mozambicana)
2. Prima educazione obbligatoria
1.
2.
1. Agricoltura (Croce Rossa Tanzania)
2.
1.
2.
1.
2.
1.Prima Educazione obbligatoria
2. Agricoltura ( Croce Rossa Malawi)
1.
2.
1. Agricoltura
1.
2.
1. Agricoltura (Croce Rossa Sierra Leone)
2. Prima educazione obbligatoria
La povertà è una condizione diffusa in parte dell'Africa moderna: circa il 40% dei Paesi africani si colloca infatti negli ultimi posti di tutte le principali classifiche di ricchezza nazionale, come quelle basate sul reddito pro capite o sul PIL pro capite, pur disponendo spesso di ingenti risorse naturali, mentre nell'elenco delle 50 nazioni meno sviluppate del mondo sono in Africa
Assieme ai cambiamenti climatici in atto, all'instabilità politica di molti suoi Stati, allo sfruttamento passato e presente di questi territori da parte degli Europei e a un tasso di natalità eccessivamente alto, la "questione africana" costituisce una delle principali cause delle migrazioni di massa o esodi di popolazione verso gli altri continenti. In molte nazioni africane, il PIL pro capite è sotto la soglia dei 10000 $ annui; nonostante tale valore sia andato crescendo negli ultimi decenni
LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO IN AFRICA, TEORIE, POLITICHE, PRATICHE
INTRODUZIONE : Per decenni si ha avuto una concezione assistenziale dell’Africa che ne ha condizionato il suo sviluppo.
1. LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO: UN’INTRODUZIONE TEORICA
lo sviluppo: elementi per una definizione Cooperazione allo sviluppo, ma cosa si intende per sviluppo? Oggi viene usato in maniera generica per definire una evoluzione in senso positivo di una situazione o una società. Si fonda sull’idea di un destino che è da compiersi. Sviluppo è spesso inteso come un adeguamento delle popolazioni a una norma rappresentata dalle società occidentali.
----DA POCO QUESTO CONCETTO è STATO CRITICATO:
critiche che contestano la neutralità e l’imposizione alle società di tutto il mondo del modello economico capitalista dominante in occidente (per Latouche è decrescita felice). PER EGIDIO DANSERO esiste una dimensione descrittiva del termine, che richiama un progresso socio economico, e una dimensione più normativa , che si riferisce a specifici programmi messi in atto al fine di migliorare il tenore di vita delle popolazioni. 1.2 dallo sviluppo agli sviluppi Dalle critiche sono emersi nuovi modelli di sviluppo che pongono l’accento su aspetti specifici: ambiente, equità sociale, territorio locale---l’aggettivo sviluppo (sostenibile, partecipato) tenta di conciliare gli aspetti positivi dello sviluppo (modernizzazione, tecnologie innovative) con i pregi degli aggettivi che vengono associati (rispetto per l’ambiente, partecipazione). SI SONO AFFERMATE TRE FORME DI SVILUPPO: -SVILUPPO SOSTENIBILE: l’approccio prevede una maggiore attenzione alla componente ambientale, anche se negli ultimi anni si è diffusa una visione più ampia e sistematica.---nei prossimi anni assumerà un ruolo di primo piano---già comunque dal 2015 con SDG che ha sostituito MDG.
-SVILUPPO UMANO: origine più incerta--- assume un punto di riferimento per la comunità con UNDP con dei rapporti annuali sullo sviluppo umano (ISU) che vanno a correggere la prospettiva troppo economica, con altri parametri di tipo sociale come istruzione e speranza di vita. -SVILUPPO LOCALE:Pone al centro il ruolo del territorio e della comunità locale—lo sviluppo locale diviene una centralità Lo sviluppo locale Si è affermato nel momento in cui vi è stato il fallimento di precedenti politiche concepite in maniera universalistica e imposte alle popolazioni locali---l’affermazione dello sviluppo locale dà voce ad una realtà che prima era dimenticata alle politiche di sviluppo.
PER LOCALE NON SI INTENDE UNA PRIORITA’ RISPETTO AGLI ALTRI SVILUPPI MA LA COSTRUZIONE DI UNA PROGETTULITA’ COLLETTIVA E MAGGIORMENTE APERTA AL GLOBALE.
----anche se in realtà il locale è lontano da un progetto collettivo e condiviso. All’interno del locale non tutti hanno le stesse possibilità di emergere. Infatti gli attori più forti hanno maggiori possibilità di orientare quella che dall’esterno appare come una progettualità condivisa.
----CIO’ CHE LO PUO’ CONTRASTARE E’ UNA AUTORITA’ ISTITUZIONALE O TARDIZIONALE IN GRADO DI GARANTIRE UNA RAPPRESENTATIVITA’ AGLI ATTORI PIU’ DEBOLI. MA E’ SUFFICIENTE?
-La comunità locale non è il solo attore che agisce legittimamente sul territorio---essa potrebbe avere dei contrasti progettuali con quella locale----un conflitto che può essere risolto attraverso una mediazione tra gli attori. -la comunità locale potrebbe essere portatrice di una progettualità in contrasto con le esigenze di una collettività più vasta: alberto Magnaghi distinguo lo sviluppo locale (modalità di interpretare il territorio, per riconoscere e trattarne i valori e poi traformarla) dal localismo (comportamento di chiusura di una comunità radicata sul territorio).
PERTANTO LO SVILUPPO LOCALE VA CONSIDERATO COME UN ATTEGGIAMENTO CULTURALE, UN PUNTO DI VISTA, UN PROGETTO . INOLTRE LO SVILUPPO LOCALE NASCE DA REALTA’ STORICHE E GEOGREFICHE PER DESCRIVERE REALTA’ POST-FORDISTE E OGGI VIENE APPLICATO A REALTA’ MOLTO DIVERSE CHE PRESENTANO SPECIFICITA’ CHE VANNO ANALIZZATE NEL DETTAGLIO.
1.1.2 lo sviluppo locale visto dall’Africa
Seconda parte
LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO IN AFRICA, TEORIE, POLITICHE, PRATICHEINTRODUZIONE
Per decenni si ha avuto una concezione assistenziale dell’Africa che ne ha condizionato il suo sviluppo.
1. LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO: UN’INTRODUZIONE TEORICA
1.1 lo sviluppo: elementi per una definizioneCooperazione allo sviluppo, ma cosa si intende per sviluppo? Oggi viene usato in maniera generica perdefinire una evoluzione in senso positivo di una situazione o una società. Si fonda sull’idea di un destino cheè da compiersi. Sviluppo è spesso inteso come un adeguamento delle popolazioni a una normarappresentata dalle società occidentali.
----DA POCO QUESTO CONCETTO è STATO CRITICATO: critiche checontestano la neutralità e l’imposizione alle società di tutto il mondo del modello economico capitalistadominante in occidente (per Latouche è decrescita felice). PER EGIDIO DANSERO esiste una dimensionedescrittiva del termine, che richiama un progresso socio economico, e una dimensione più normativa , chesi riferisce a specifici programmi messi in atto al fine di migliorare il tenore di vita delle popolazioni.1.2 dallo sviluppo agli sviluppiDalle critiche sono emersi nuovi modelli di sviluppo che pongono l’accento su aspetti specifici: ambiente,equità sociale, territorio locale
---l’aggettivo sviluppo (sostenibile, partecipato) tenta di conciliare gli aspettipositivi dello sviluppo (modernizzazione, tecnologie innovative) con i pregi degli aggettivi che vengonoassociati (rispetto per l’ambiente, partecipazione).SI SONO AFFERMATE TRE FORME DI SVILUPPO:-SVILUPPO SOSTENIBILE: l’approccio prevede una maggiore attenzione alla componente ambientale, anchese negli ultimi anni si è diffusa una visione più ampia e sistematica.---nei prossimi anni assumerà un ruolo diprimo piano---già comunque dal 2015 con SDG che ha sostituito MDG.-SVILUPPO UMANO: origine più incerta
--- assume un punto di riferimento per la comunità con UNDP condei rapporti annuali sullo sviluppo umano (ISU) che vanno a correggere la prospettiva troppo economica,con altri parametri di tipo sociale come istruzione e speranza di vita.-SVILUPPO LOCALE:Pone al centro il ruolo del territorio e della comunità locale—lo sviluppo locale divieneuna centralitàLo sviluppo localeSi è affermato nel momento in cui vi è stato il fallimento di precedenti politiche concepite in manierauniversalistica e imposte alle popolazioni locali---l’affermazione dello sviluppo locale dà voce ad una realtàche prima era dimenticata alle politiche di sviluppo.
PER LOCALE NON SI INTENDE UNA PRIORITA’ RISPETTOAGLI ALTRI SVILUPPI MA LA COSTRUZIONE DI UNA PROGETTULITA’ COLLETTIVA E MAGGIORMENTE APERTAAL GLOBALE.
----anche se in realtà il locale è lontano da un progetto collettivo e condiviso.All’interno del locale non tutti hanno le stesse possibilità di emergere. Infatti gli attori più forti hannomaggiori possibilità di orientare quella che dall’esterno appare come una progettualità condivisa.
----CIO’CHE LO PUO’ CONTRASTARE E’ UNA AUTORITA’ ISTITUZIONALE O TARDIZIONALE IN GRADO DI GARANTIREUNA RAPPRESENTATIVITA’ AGLI ATTORI PIU’ DEBOLI. MA E’ SUFFICIENTE?
-La comunità locale non è il solo attore che agisce legittimamente sul territorio---essa potrebbe avere deicontrasti progettuali con quella locale----un conflitto che può essere risolto attraverso una mediazione tragli attori.-la comunità locale potrebbe essere portatrice di una progettualità in contrasto con le esigenze di unacollettività più vasta: alberto Magnaghi distinguo lo sviluppo locale (modalità di interpretare il territorio,per riconoscere e trattarne i valori e poi traformarla) dal localismo (comportamento di chiusura di unacomunità radicata sul territorio).
PERTANTO LO SVILUPPO LOCALE VA CONSIDERATO COME UN ATTEGGIAMENTO CULTURALE, UN PUNTO DIVISTA, UN PROGETTO . INOLTRE LO SVILUPPO LOCALE NASCE DA REALTA’ STORICHE E GEOGREFICHE PERDESCRIVERE REALTA’ POST-FORDISTE E OGGI VIENE APPLICATO A REALTA’ MOLTO DIVERSE CHEPRESENTANO SPECIFICITA’ CHE VANNO ANALIZZATE NEL DETTAGLIO.1.1.2 lo sviluppo locale visto dall’AfricaIntegrare la riflessione sul rapporto tra centri e periferie all’interno del ragionamento sullo sviluppo localepermette di far emergere alcune questioni che richiedono approfondimenti:-la comunità locale in Africa parla il linguaggio dei bisogni e delle debolezze in quanto è stata costruita sullecarenze che la mettono in pericolo(idea molto lontana da quella che si trova nella teoria dello sviluppo
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